Scritto il 10 Nov 2017
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LE AGEVOLAZIONI ALLE START UP INNOVATIVE

Continuamente si sente parlare di agevolazioni per le start up e le PMI che sviluppano progetti innovativi  ad alto valore tecnologico, ma quali requisiti in concreto devono soddisfare e, soprattutto, quali vantaggi possono ottenere le “start up innovative”?

Le start up innovative sono state introdotte nella legislazione italiana con lo scopo di favorire lo sviluppo tecnologico, la crescita, l’imprenditorialità e l’occupazione e colmare il gap di investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende del nostro Paese con i competitor europei.

Le start up innovative sono società di capitali costituite anche in forma cooperativa, in possesso dei seguenti requisiti:

  • costituite da meno di 5 anni;
  • hanno sede principale in Italia, o in altro Paese Ue o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, purché abbiano una sede in Italia;
  • hanno un fatturato inferiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuiscono e non hanno distribuito utili;
  • non sono quotate su mercati regolamentati, né su una piattaforma multilaterale;
  • hanno come oggetto esclusivo o principale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non sono costituite da scissione societaria, o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
  • infine devono soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:
    • almeno il 15% del maggiore tra fatturato e costi annui è ascrivibile a R&S;
    • la forza lavoro è costituita per almeno 1/3 da dottorandi o dottori in ricerca o ricercatori o almeno 2/3 dei soci o collaboratori sono in possesso della laurea magistrale;
    • l’impresa è titolare depositaria o licenziataria di un brevetto registrato o di un software registrato.

Tra i principali vantaggi e agevolazioni fiscali che nascono dalla creazione di una start up innovativa si annoverano:

  • gli incentivi fiscali per gli investimenti da parte di privati o società con benefici, maggiori se si tratta di start up a vocazione sociale. Viene, infatti, prevista una detrazione IRPEF del 19% per investimenti fino a € 500.000 o una deduzione IRES del 20% per investimenti fino a 1,8 milioni;
  • il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, che è pari al 25% degli incrementi annuali degli investimenti in R&S rispetto alla media del periodo 2012-2014;
  • i contratti di lavoro rinnovabili. Difatti, in deroga a quanto stabilito dalla riforma del lavoro, i contratti a tempo determinato di 36 mesi possono essere rinnovati per ulteriori 12 mesi;
  • il crowdfunding, ovverosia la possibilità di raccogliere fondi attraverso piattaforme online, in base alla normativa CONSOB;
  • l’internazionalizzazione attraverso il sostegno dell’Agenzia ICE, che si occupa della promozione all’estero delle imprese italiane;
  • l’esenzione dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria per l’iscrizione nel Registro delle imprese;
  • la remunerazione con strumenti finanziari della start up innovativa. Difatti, per le start up innovative è stato introdotto un regime fiscale e contributivo di favore per i piani di incentivazione basati sull’assegnazione di azioni, quote o titoli similari ad amministratori, dipendenti, collaboratori e fornitori, nonché agli incubatori certificati. Il reddito derivante dall’attribuzione di questi strumenti finanziari o diritti non concorrerà alla formazione della base imponibile, sia a fini fiscali che contributivi. L’ incubatore certificato è una società di capitali, anche cooperativa, residente in Italia che segue e accompagna il processo di avvio e di sviluppo delle start up innovative, dall’idea imprenditoriale fino alla sua concreta realizzazione;
  • facilitazioni di varia natura che attengono la tempistica per ottenere i rimborsi Iva, la disapplicazione della disciplina delle società di comodo e il meccanismo del ripianamento delle perdite.

Si tratta di incentivi concreti che vengono coadiuvati dalla possibilità di ottenere assistenza e finanziamenti dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa (INVITALIA e INVITALIA VENTURES).

Davide Zoccarato