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SPESE DI RAPPRESENTANZA E TRASFERTE DAL 2025
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Solitamente, non commentiamo in anticipo i disegni di legge, considerando che il loro contenuto può cambiare prima dell’approvazione definitiva. Tuttavia, le previsioni attualmente contenute nel Ddl. di bilancio 2025 richiedono alcune riflessioni immediate, in quanto introducono novità che potrebbero comportare cambiamenti organizzativi già a partire dalle prossime settimane.
Novità introdotte dal Ddl. di bilancio
Secondo quanto previsto dal disegno di legge, dal periodo d’imposta 2025:
- le spese di rappresentanza e omaggi e
- le spese di trasferta per dipendenti e collaboratori autonomi
saranno deducibili solo se effettuate tramite pagamenti tracciabili, come bonifici, carte di credito, assegni bancari e strumenti similari, nel rispetto dei limiti già previsti.
Impatti organizzativi: cosa fare
È importante che, entro l’inizio del 2025, le imprese adottino misure per adeguarsi ai nuovi obblighi. Suggeriamo di:
- Rivedere le procedure di pagamento:
- Assicurarsi che tutte le spese di rappresentanza, trasferte e rimborsi siano effettuate utilizzando strumenti tracciabili.
- Predisporre la documentazione interna:
- assicurarsi che tutta la documentazione sia completa e dettagliata. In particolare:
- Ricevute e note spese: Ogni ricevuta o nota spese deve specificare chiaramente i dettagli dell’attività a cui si riferisce, come ad esempio il giorno e il motivo dello spostamento o della trasferta. Ad esempio, per le ricevute di taxi o altri mezzi di trasporto, è necessario che siano indicati data, ora e luogo.
È opportuno raccogliere subito la prova del pagamento tracciato (es.: ricevuta del POS, mail di PayPal). - Collegamento tra spese e attività lavorative: Come sino ad oggi, devono essere documentati i motivi per cui la spesa è stata sostenuta (ad esempio, una trasferta per incontrare un cliente o partecipare a un evento). Ricordiamo che il Fisco vuole vedere che le spese sono realmente legate all’attività lavorativa.
- Formare il personale:
- Sensibilizzare dipendenti e collaboratori sulle nuove modalità di rendicontazione.
- Garantire che il personale addetto alla contabilità conosca le nuove regole.
Quali strumenti di pagamento si considerano tracciabili
L’Agenzia delle Entrate considera “tracciabili” i seguenti strumenti di pagamento:
- Bonifico bancario o postale: effettuato tramite un conto corrente intestato al soggetto che effettua il pagamento.
- Carte di pagamento:
- Carte di credito;
- Carte di debito (bancomat);
- Carte prepagate.
- Assegni:
- Assegni bancari e circolari.
- Altri strumenti, come:
- Pagamenti effettuati tramite piattaforme digitali e di mobile payment (es. PayPal, Satispay, Apple Pay, Google Pay), a condizione che il sistema consenta di identificare il pagante e il beneficiario.
Christian Penso