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FISCALITÀ INTERNAZIONALE: IL RECUPERO DELLE IMPOSTE ESTERE PER LE SOCIETÀ
Per la Cassazione può coinvolgere anche l’IRAP
Una delle questioni più rilevanti per le società che operano su scala globale riguarda il recupero delle imposte estere, perché nei diversi paesi in cui operano esse spesso si trovano a dover sostenere imposte che gravano, di fatto, sullo stesso reddito, il che può comportare un notevole fardello fiscale.
Per attenuare questo fenomeno, molti ordinamenti offrono un meccanismo chiamato credito d’imposta estero, che ha l’effetto di mitigare la doppia imposizione.
In generale, tale metodo permette alle società di detrarre le imposte pagate all’estero dal loro debito fiscale nazionale. Tuttavia, il suo funzionamento può variare notevolmente da un paese all’altro.
In Italia, la questione è stata recentemente portata alla ribalta da una sentenza della Cassazione (la n. 21047/2023). La sentenza ha stabilito che le imposte sul reddito pagate all’estero da una società italiana possono essere detratte non solo dall’IRES, come espressamente stabilito dalla normativa, ma anche dall’IRAP.
Nonostante ciò, oggi non è chiaro come sarà possibile lo scomputo delle imposte estere dall’IRAP. I modelli dichiarativi per l’imposta regionale non prevedono infatti alcunché, e non vi è alcun rigo in cui indicare il credito spettante a fronte delle imposte estere.
Al limite, una soluzione certamente possibile è quella di richiedere un rimborso.
L’istanza di rimborso potrebbe anche essere un’opportunità per le società che in passato non siano riuscite a recuperate per intero le imposte estere scomputandole dalla sola IRES, perché la sentenza che stiamo commentando implica il loro diritto a procedere ad un ricalcolo delle imposte per gli anni precedenti.
Il nostro Studio si occupa da anni di fiscalità internazionale per le imprese multinazionali. Se volete valutare l’ipotesi di un rimborso contattateci.
Christian Penso