Scritto il 04 Nov 2022
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Impatriati: ULTIME SETTIMANE PER DETASSARE I REDDITI 2021

Gli sconti sono disponibili per i lavoratori dipendenti anche nel caso in cui non ne abbiano fruito tramite il datore di lavoro.


Ultime settimane per i lavoratori c.d. “impatriati” per beneficiare degli importanti sconti fiscali sui redditi del 2021 che lo Stato italiano riserva loro.

Gli impatriati, infatti, possono fruire, a certe condizioni, di un regime di tassazione opzionale particolarmente favorevole (art. 16 DLgs. 147/2015 e art. 5 DL 34/2019) consistente nella detassazione del 70% dei loro redditi di lavoro dipendente (o assimilati), di lavoro autonomo o di impresa individuale prodotti in Italia. Inoltre, la detassazione sale al 90% per chi abbia preso la residenza in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna o Sicilia.

Le condizioni che devono verificarsi sono le seguenti:

  • i lavoratori non devono essere stati residenti in Italia nei 2 periodi d’imposta precedenti il trasferimento, e devono impegnarsi a risiedere in Italia per almeno 2 anni;
  • l’attività lavorativa deve essere prestata prevalentemente nel territorio italiano.

I lavoratori dipendenti possono fruire dei benefici presentando al proprio datore di lavoro una richiesta scritta, in seguito alla quale subiranno le ritenute sull’imponibile ridotto alla percentuale di reddito tassabile.

Può però capitare che il lavoratore venga a conoscenza tardi del proprio diritto, oppure che il datore di lavoro, ad esempio di fronte ad una situazione giuridicamente incerta, non se la senta di correre rischi e non sia disponibile a ridurre le ritenute.

Cosa fare in questi casi?

L’agevolazione non si perde: il lavoratore può fruirne direttamente nella propria dichiarazione dei redditi.

Va però tenuto ben presente che, poiché il regime degli impatriati è opzionale, per le regole generali della fiscalità italiana non è possibile presentare una dichiarazione integrativa a proprio favore dopo 90 giorni dalla scadenza ordinaria.

In caso di ritardo, tuttavia, non si perde l’agevolazione per gli anni rimanenti del quinquennio o del decennio agevolato (cfr. Circ. 33/E/2020).

Il nostro Studio si occupa da anni di fiscalità internazionale e fornisce consulenza ai lavoratori impatriati. Contattateci!

 

Christian Penso