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Nuovi patent box senza i marchi
In salvo i marchi oggetto delle istanze presentate nel 2015 e 2016.
La cosiddetta “manovrina” dello scorso mese di aprile elimina i marchi di impresa dall’elenco dei beni immateriali che possono fruire del Patent box, l’agevolazione che consiste nella detassazione parziale dei redditi di tali beni (art. 56 del DL 50/2017).
La novità riguarda i periodi d’imposta per i quali le opzioni sono esercitate successivamente al 31.12.2016. Rimangono quindi valide le opzioni esercitate con riferimento al 2015 e al 2016.
L’OCSE chiedeva che l’esclusione dei marchi dall’agevolazione valesse dal 30.6.2016. Il nostro legislatore ha quindi concesso un ulteriore periodo di grazia di sei mesi.
Il Patent box rimane a questo punto interessante per i redditi derivanti dall’utilizzo diretto o indiretto dei seguenti beni:
– i software protetti da copyright;
– i brevetti industriali, sia quelli che sono stati concessi sia quelli in corso di concessione;
– i disegni e i modelli giuridicamente tutelabili;
– il know how, cioè le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali, includendo in questo gruppo quelle commerciali o scientifiche considerate come informazioni segrete e quindi tutelabili giuridicamente.
Christian Penso