Scritto il 31 Lug 2019
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INVESTIMENTI AGEVOLATI IN START-UP E PMI INNOVATIVE.

 

Via libera al potenziamento degli incentivi fiscali per gli investimenti in Sturtup e PMI innovative.

 

Chi investe in Sturtup o PMI innovative ha diritto ad interessanti agevolazioni fiscali fissate da un recente decreto (D.M. del 07/05/2019).

Sono definite Sturtup innovative le società:

  • che non sono quotate su un mercato regolamentato;
  • che svolgono l’attività da non più di 5 anni;
  • il cui valore della produzione a partire dal secondo esercizio e per tutta la durata del regime di favore non supera i 5 milioni di Euro;
  • i cui utili non vengono distribuiti perché devono essere reinvestiti in azienda e devono altresì fungere da garanzia (in caso di perdite future) nei confronti dei creditori e dei terzi;
  • il cui oggetto sociale riguardi lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • che non derivano da operazioni di riorganizzazione aziendale.

Oltre a questi requisiti formali, devono anche possedere almeno uno dei seguenti requisiti sostanziali:

  • spese in ricerca e sviluppo per una quota pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore della produzione;
  • forza lavoro costituita per almeno 2/3 da titolari di laurea magistrale o per almeno 1/3 da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori;
  • titolarità di una privativa industriale o di un software registrato.

Sono, invece, definite Pmi innovative le società di capitali con meno di 250 addetti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di Euro che rispettano almeno due dei seguenti requisiti:

  • spese in ricerca e sviluppo per una quota pari ad almeno il 3% del maggiore valore tra costo e valore della produzione;
  • forza lavoro costituita per almeno 1/3 da titolari di laurea magistrale o per almeno 1/5 da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori;
  • titolarità di una privativa industriale o di un software registrato.

Le “Pmi innovative” che possono accedere alle agevolazioni sono:

  • in tutti i casi, le Pmi innovative che hanno effettuato la loro prima vendita commerciale da meno di 7 anni;
  • le Pm innovative sul mercato da più di 7 ma meno di 10 anni, se attestano, attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, di non aver ancora dimostrato a sufficienza il loro potenziale di generare rendimenti;
  • senza limiti di età, le Pmi innovative che intendono procedere a un investimento in capitale di rischio sulla base di un business plan relativo ad un nuovo prodotto o a un nuovo mercato geografico che sia superiore al 50 per cento del fatturato medio annuo dei precedenti cinque anni

L’agevolazione consiste in una detrazione per le Persone Fisiche e una deduzione per le Società.

Alle Persone Fisiche compete una detrazione dall’imposta lorda, pari al 30% dei conferimenti effettuati, fino a un massimo di spesa pari ad un milione di Euro in ciascun periodo d’imposta.

Per i soci di società in nome collettivo e in accomandita semplice l’importo per il quale spetta la detrazione è determinato in proporzione alle rispettive quote di partecipazione agli utili e il limite si applica con riferimento al conferimento in denaro effettuato dalla società.

Qualora la detrazione risulti di ammontare superiore all’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione dall’Irpef dovuta nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il terzo, fino a concorrenza del suo ammontare.

Le Società, invece, possono dedurre dal proprio reddito complessivo un importo pari al 30% dei conferimenti rilevanti, effettuati fino a un massimo di 1.800.000 Euro per ciascun periodo d’imposta.

Anche in questo caso, se la deduzione è di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il terzo.

Le agevolazioni si applicano ai conferimenti in denaro, fino ad un ammontare complessivo di 15 milioni di Euro, iscritti alla voce del capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo delle azioni o quote delle start-up innovative, delle Pmi innovative ammissibili o delle società di capitali che investono prevalentemente in start-up innovative o Pmi innovative ammissibili.

Spettano a condizione che gli investitori ricevano e conservino:

  • una certificazione della start-up innovativa o Pmi innovativa che attesti di non avere superato il limite dei 15 milioni di Euro (ammontare complessivo dei conferimenti) ovvero, se superato, l’importo per il quale spetta la deduzione o detrazione;
  • copia del piano di investimento della start-up innovativa o Pmi innovativa ammissibile, contenente informazioni dettagliate sull’oggetto dell’attività dell’impresa, sui relativi prodotti, nonché sull’andamento, previsto o attuale, delle vendite e dei profitti.

Infine si evidenzia che per l’anno 2019 è previsto, previa autorizzazione della Commissione Europea:

  • l’incremento della detrazione Irpef/deduzione Ires dal 30% al 40%;
  • l’introduzione della deduzione al 50% per le Società che acquisiscono l’intero capitale sociale della start-up innovativa, mantenendolo per almeno tre anni.

 

Andrea Calafato